Il blog di classe può essere uno strumento inclusivo. Diversificare contenuti e risultati, infatti, costituisce la parola chiave per coinvolgere attivamente tutti gli studenti. L’efficacia pedagogica di tale proposta didattica può essere sintetizzata in 4 punti:
- è Promozione espressiva – L’apertura stilistica del blog consente di esprimersi in maniera pluriforme. Sia la CAA che i videoclip, infatti, trovano pienamente posto in una bacheca digitale, ma anche tracce audio e organizzatori visivi sono i benvenuti.
- è Coinvolgimento attivo – Le tecnologie hanno un grande peso attrattivo nei confronti degli “adolescenti digitali”. Il comunissimo correttore automatico dei software di videoscrittura rappresenta sia una guida istantanea nel processo di stesura che un valido potenziamento della consapevolezza linguistica.
- è Condivisione dei successi – Postando didascalie, email e storyboard si crea un link tra scuola ed extra-scuola. Così un blog diventa una finestra aperta sul lavoro dell’intero gruppo classe. In quest’ottica, la condivisione degli elaborati favorisce la promozione di un concetto di successo non standardizzato bensì individualizzato.
- è Prevenzione del cyberbullismo – La scrittura collaborativa trova nel blog una delle sue manifestazioni più realizzabili, permettendo di attuare una Zona di Sviluppo Prossimale tesa a perfezionare non solo le soft skills, ma anche atteggiamenti digitali utili a contrastare il fenomeno dilagante del cyberbullismo.
Uno spunto procedurale utile per la realizzazione di contenuti digitali efficaci è l’acronimo BOOM: brainstorming, ordinare le idee, organizzare i contenuti e infine migliorare introduzione e conclusione. Una tale “scaletta” potrebbe essere applicata nei compiti più svariati: dalle FAQ (Frequently Asked Question) su un argomento studiato a brevi ebook formati da slides.
Dare la possibilità agli studenti di sperimentare in peer-tutoring una moltitudine di possibilità espressive potrebbe avere un impatto positivo sul clima di classe, sull’autostima dei discenti e nella prevenzione dei rischi intrinsechi nella rete. In questa progettualità, il docente è facilitatore nella produzione dei contenuti e, al contempo, “admin” ovvero “amministratore dello spazio web”.
Letture consigliate:
D’Alonzo L., Meo D., Far scrivere in linea con una didattica inclusiva, in Quaderni di didattica della scrittura, Cafagna, Barletta, n.32/2019;
D’Alonzo L., La differenziazione didattica per l’inclusione. Metodi, strategie e attività, Erickson, Trento 2016.
D’Alonzo L., Come fare per gestire la classe nella pratica didattica, Giunti Scuola, Firenze 2012.
Meo D., Blog linguistici e Bisogni Educativi Speciali, in EAS, Morcelliana, Brescia, n.5/2021;
Meo D., Motivare alla lettura e alla scrittura, in Pearson.com, Milano https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/didattica-inclusiva/motivare-alla-lettura-alla-scrittura.html;