02 marzo 2012
La sensazione che sia sempre più difficile educare ed insegnare alle nuove generazioni è un aspetto che traspare dall’esperienza di molti docenti, i quali denunciano un maggiore impegno educativo, rispetto al passato, per conoscere i propri studenti. Vi è una diffusa convinzione che i ragazzi siano “educati male”, incapaci di affrontare l’esperienza scolastica, i ritmi cognitivi, gli impegni operativi e il rispetto delle norme sociali. È evidente come la responsabilità del docente abbia un ruolo centrale nel successo educativo e scolastico, lungo il percorso di crescita di ogni persona. Dai dati a disposizione emerge una realtà scolastica in difficoltà. Le differenze più rilevanti si riscontrano nelle fasi di passaggio da un ordine di scuola all’altro. Dal 4,4% di alunni in ritardo, al V anno della scuola primaria, si passa al 7,8% della classe iniziale della secondaria di I grado, e dall’11,5% relativo al III anno della fine del ciclo, si arriva a più del doppio (23,1%) nella I classe del ciclo successivo.
Questi sono solo alcuni dati che offrono uno spunto per continuare ad indagare sulla realtà delle scuola italiana, attraverso la voce diretta degli insegnanti. La ricerca “La percezione degli insegnanti: gli alunni a scuola sono sempre più difficili?” si inserisce all’interno di tali riflessioni, allo scopo di conferire oggettività ad una percezione condivisa.
Durata: settembre 2012 – in atto
Se sei un insegnante, partecipa alla ricerca compilando il questionario.