In questo lavoro abbiamo voluto recuperare le ragioni per cui il nostro sistema educativo integrato si è strutturato in tal modo, facendo una scelta netta, coraggiosa, ma anche lungimirante sul piano inclusivo. Le radici sono importanti, non si notano ma permettono alle piante di vivere in superficie; le radici, le ragioni, le fondamenta delle nostre azioni educative con i disabili le abbiamo recuperate frequentando e dialogando con i grandi personaggi che hanno saputo indicare strade e percorsi innovativi e validi per le persone con i deficit. I loro scritti non appartengono più al bagaglio di conoscenze degli educatori italiani, ma le loro idee sussistono e continuano a vivere silenti nelle azioni formative, nelle proposte didattiche, nei percorsi scolastici che giornalmente si propongo ai disabili.
Le ragioni, però, servono a ben poco se non proiettano con nuovi indirizzi e nuova luce il nostro futuro, ecco perché in questo lavoro quello delle prospettive è tema conduttore, è strada che ci permette di riflettere e di guardare con positività ed ottimismo al futuro.
Autore: L. d’Alonzo
Anno: 200